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... ed è questione di metodo (poco e mal praticato sino ad ora)

Soppresse le province con la riforma del 2014, superate le Unioni Territoriali Intercomunali (Uti) con la riforma del 2019, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia si trova con due sole istituzioni “solide”: la Regione stessa e i Comuni, in tutto 215 dopo le poche fusioni e l’ingresso di Sappada. Accertato, da tempo, che molti Comuni sono troppo piccoli persino per l’ordinaria amministrazione, non ci vorrà molto per dover constatare che le fusioni e aggregazioni volontarie auspicate dalla L.R. 71/2019 non decollano e latitano laddove maggiormente sarebbero necessarie e che, ove realizzate, vanno a costituire un mosaico non omogeneo, poco funzionale e foriero di disparità. Laddove, invece, è adeguata l’organizzazione istituzionale/amministrativa che assicura livelli di prestazioni equiparabili a tutti i cittadini. Giocoforza bisognerà rimettere mano alla riforma della riforma della riforma…

Auspicabilmente, dopo tanti tentativi fallimentari, bisognerà almeno:

Delle esperienze in Europa si scriverà in altri contributi. Ora vediamo quali potrebbero/dovrebbero essere gli elementi procedurali da non trascurare per l’elaborazione di un progetto di riforma delle Autonomie locali.

Fasi/passaggi di progettazione della riforma:

Definizione di principi e obiettivi

Obiettivo fondamentale della legge è la riorganizzazione del Sistema amministrativo regionale, attualmente articolato in Regione e Comuni e loro aggregazioni, nel rispetto dei principi costituzionali e delle leggi nazionali e comunitarie, in modo da realizzare una articolazione delle istituzioni amministrative che soddisfino stabilmente i principi, i requisiti e le esigenze espresse.

Principio fondamentale delle istituzioni amministrative regionali è dare attuazione concreta, per quanto di loro competenza, ai principi costituzionali a partire dalla assoluta parificazione di diritti e doveri dei cittadini, delle comunità e dei territori che vi fanno riferimento.

Pertanto, nel disegnare il Sistema amministrativo regionale, si darà attuazione ai principi di/del(la):

Requisiti ed esigenze da soddisfare

Il Sistema amministrativo regionale, ovvero l’individuazione/perimetrazione delle istituzioni che lo costituiscono, la definizione dei ruoli e la allocazione delle risorse, per ciascuno di queste, deve assicurare:

Visti gli esiti, dei tentativi fatti negli ultimi anni, è del tutto evidente che alcuni dei passaggi prospettati qui sopra, in modo schematico, non sono stati svolti con le dovute competenze e diligenza nelle attività di progettazione della riforma in oggetto.