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Una Regione senza piani e con il cappellino in mano
("Il Friuli" 22 maggio 2020 pag.8)
ImmagineIl Friuli 22 maggio 2020 - Articolo di Fulvio Mattioni

Ci risiamo con il vergognoso spettacolo dell'autonomia con il cappellino in mano targata, purtroppo, Fvg che chiede la carità statale! Tutto il Consiglio regionale, infatti, ha dato mandato al presidente della Regione autonoma Fvg a "proseguire ogni più opportuna interlocuzione" per rivedere i patti finanziari con Roma.
Perché?
Perché il calo atteso del Pil avrà come conseguenza un calo delle entrate statali e, quindi, di quelle del Fvg.
Una delega in bianco a un presidente che ha trattato con il governo 'amico' salviniano la revisione del famigerato protocollo Tondo-Tremonti del 2010 con il quale regaliamo allo Stato italiano 370 milioni l'anno (*250 nel 2018 e 2019). Ma che è ritornato a mani vuote! L'esito scontato del nuovo mandato? Duplice. Una inutile umiliazione per il nostro Fvg e l'attribuzione della colpa da parte del presidente sconfitto sia al Governo italiano (che non esce dalla Ue), sia alla Ue la quale, anziché limitare l'abilità italiana di aggiungere debiti a debiti, non ci regala quattrini a fondo perduto.

Dal Fvg un
interventino
e nessun
programma
per chiedere
l’abrogazione
del protocollo
Tondo-
Tremonti da
370 milioni

Ma la Ue ha già messo in campo 3 strumenti ai quali possono attingere i Paesi bisognosi per avere prestiti reperiti sul mercato dall'Unione a condizioni ultra-vantaggiose e da restituire in tempi extra-lunghi. Sono il Sure (che finanzia gli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione), la Banca Europea degli Investimenti e un apposito fondo anticrisi allocato all'interno del Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes). Assieme, mettono a disposizione 520 miliardi di euro. Il quarto, se la proposta Merkel-Macron (dell'ultima ora) venisse fatta propria dalla Commissione Europea il 27 maggio, aggiungerebbe 500 miliardi con l'istituendo Fondo per la ricostruzione. Erogabili a fondo perduto. E, forse, 100 miliardi alla sola Italia. Vi pare poca cosa?

E il Governo italiano? Ha messo in campo qualche centinaio di miliardi per il sostegno di famiglie, lavoratori e imprese cosicché il livello del debito pubblico passerà dal 134,8% del Pil nel 2019 al 155,7% nel 2020. Uno sforzo titanico! E la Regione Autonoma Fvg? Ha varato un interventino ultra-light di cui, pare, non si sia ancora speso un cent. Il presidente della Regione Fvg? Impegna il Consiglio regionale a discutere un piano di rilancio economico coinvolgendo - come nel '76 - tutta la politica e le forze sociali?
Un Piano da presentare al Governo e da finanziare esigendo l'abrogazione definitiva del regalo dei 370 milioni di cui sopra?
Macché!

Domanda: serve una specialità incapace di affrontare la grave crisi in atto e che si presenta allo Stato con il cappellino in mano, tratti che fanno vergognare tutti i friulani?


F20200522_8_Mattioni.pdf (0 kB) Il Friuli 22 maggio 2020