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Messaggero Veneto - 17/2/20Messaggero Veneto - 17/2/20

"Recuperare la "rottamazione culturale del lavoro manuale: tornino gli operai" è il titolo dell'articolo di Fulvio Mattioni e Roberto Muradore comparso sul Messaggero Veneto del 17 febbraio scorso.
"Il tema della formazione professionale", si afferma nell'articolo, "come un fiume carsico periodicamente fa capolino e poi scompare". Molto ci si lamenta del sistema formativo giudicato inadeguato perché non sforna lavoratori adatti alle esigenze dell'impresa (chiariamo almeno quali!). 
Eppure negli ultimi 20 anni, si ricorda, il livello dell'istruzione si è elevato: allora perché "Il flusso netto di espatriati - spesso altamente qualificati - è cresciuto esponenzialmente negli ultimi 7 anni superando il mezzo milione di persone in Italia e il Fvg ne detiene il poco invidiabile primato"? Quindi, prosegue l'articolo, ciò non può essere dovuto alle due velocità di imprese ("sprint") e formazione, altrimenti non sarebbe possibile "che i nostri giovani espatriati trovino facilmente lavoro ovunque vadano (...) in un percorso di crescita professionale e retributiva " .

Un intervento
sulla formazione
è un investimento
strategico ben
più utile per la
collettività di
investimenti
faraonici buttati
alle ortiche

Ci si interroga sul ruolo della Regione: "manca un intervento che venga incontro sia alle aspettative delle imprese sia a quelle del mondo del lavoro, in particolare giovanile ma non solo", "serve un poderoso e lungimirante intervento capace di abbattere in misura significativa la montagna di lavoro lasciato inutilizzato dall'economia": la popolazione in età lavorativa è in forte calo, i giovani calano e neppure per gli immigrati economici siamo attraenti, mentre i fabbisogni di Welfare esplodono con l'invecchiamento.
Il lavoro manuale ha subito una "rottamazione culturale", ma la manifattura non è più quella di una volta.
Un intervento possibile? Il finanziamento di almeno 20 mila voucher formativi, per un valore stimabile di 200 milioni in 5 anni: è una cifra sostenibile, in linea con le risorse pubbliche degli anni precedenti. Investimento strategico per la collettività "ben diverso rispetto al miliardo di risorse pubbliche buttato alle ortiche per finanziarie il Comparto unico e tappare i buchi delle finanziarie pubbliche regionali, ai miliardi spesi per realizzare la terza corsia (di proprietà statale) dell'autostrada A4, ai 2,7 miliardi fin qui regalati allo Stato a partire dal protocollo Tondo-Tremonti 2010".




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