Colpa della politica? chiede un esponente dell’associazione Alfieri della libertà sul Messaggero Veneto del 10 agosto.

No, si risponde, perché delegittimata da Tangentopoli. Non dalle tangenti prese dai politici. Messa in cattiva luce dai mass-media che amplificano tutti i casi di malaffare.

Ma è così anche negli altri Paesi, ciò che fa diversa l’Italia dagli altri Paesi è che da noi i condannati non lasciano la politica ed hanno i mezzi per convincere l’opinione pubblica che è colpa dei giudici. E’ colpa dell’Unione Europea che frena la spesa pubblica l’intervento pubblico italiano (sic!), è colpa dei corpi intermedi in crisi, è colpa anche dell’estinzione dei partiti ideologici. La morale? Colpa di tutti, colpa di nessuno. La ricetta per il futuro?

Il nostro Alfiere affida al “Territorio” nostrano il compito di mettere a posto tutto quello che il “Palazzo” regionale non è riuscito a fare e, suppongo, anche a rimediare ai megasprechi fatti con disinvoltura.

Diamo una riposta più realistica alla domanda iniziale quantificando solo i “buconi “inferti al bilancio regionale dalle megascelte prese nel corso degli ultimi 20 anni.

Ovvero: l’istituzione del Comparto unico del pubblico impiego al fine di realizzare il decentramento di funzioni dal “Palazzo” al “Territorio” decisa nel lontano 1998 e riconfermata da tutte le Giunte fin qui succedutesi.

Risultato?

Non aver attuato il decentramento e aver speso oltre 540 milioni di euro. La colpa è della politica.

Il finanziamento della terza corsia dell’A4 posto a carico di Autovie Venete, ovvero del bilancio regionale per un intervento di cui beneficia lo stato italiano, padrone dell’infrastruttura. L’onere? Almeno 150 milioni di euro per ciascuno dei 25 anni necessari. La colpa è della politica.

L’onere previsto dal Protocollo Regione Fvg-Stato del 2010 e successive modificazioni per un federalismo che non si è realizzato: poco meno di 2,8 miliardi di euro. La colpa è della politica.

Oltre mezzo miliardo di perdite di bilancio patite dalle finanziarie pubbliche regionali a partire dal 2012 a causa della pubblicizzazione di Banca Mediocredito Fvg ovvero per il capriccio di volere la “banca della Regione Autonoma Fvg”.

Buconi, tutti quanti, ancora in essere.

La colpa specifica è della politica nostrana in tutti i casi citati che sono, si noti bene, solo quelli più faraonici e che, loro sì, impoveriscono l’intervento pubblico nostrano verso la sanità, il lavoro e le imprese. La colpa generica di tutti noi? Aver spiccato una cambiale in bianco a favore di questa politica.