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Quale è il problema più grande che ha di fronte il tuo Paese?
Pensi che il picco della Grande Crisi sia stato superato?
Sono due belle domande poste ai cittadini dei 28 Paesi della UE dal Servizio comunitario che indaga la pubblica opinione e che ne rendiconta le risposte. La più frequente dopo aver scelto tra una dozzina di problemi rappresentati?

La disoccupazione, chiamata in causa dal 23% degli intervistati complessivi. E’ tanto, è poco? Il dato menzionato è, al tempo stesso, tanto per alcuni Paesi e tanto poco per altri. Nel gruppo dove il problema è percepito in modo grave troviamo la Francia (con una valore del 38%), la Croazia (43%), l’Italia (49%) e, infine, la Spagna e la Grecia (al 52% entrambe). Per questo quintetto di Paesi la disoccupazione, dunque, è “il” problema.

Al contrario, però, vi è un gruppo nutrito di Paesi costituito da Olanda (2%), Cechia (4%), Svezia (4%), Danimarca (5%), Germania (6%), Polonia (9%), Regno Unito (11%), Ungheria (11%), Irlanda (13%), Belgio (13%), Bulgaria (15%) per i quali il problema è assai marginale.

E vi è un gruppo finale - all’incirca numeroso come il secondo - per il quale tale problema è percepito con una intensità intermedia e viene dopo altri.

Non a caso, inoltre, il quintetto di Paesi che soffre in modo particolare il fenomeno della disoccupazione risponde alla seconda domanda che ci siamo posti all’inizio in modo negativo dicendo che il peggio deve ancora venire.

E allora? Beh, il Governo italiano avrebbe tutto l’interesse a tessere alleanze con i Paesi del gruppetto di cui fa parte – e si tratta, di Paesi che rappresentano la terza, quarta e quinta economia comunitaria per ordine di grandezza, ovvero non poca cosa – e, in seguito, spingere per una politica di maggiore impegno comunitario per fronteggiare il tema della disoccupazione e della crescita economica, non vi pare?

In concreto, però, il Governo italiano ha scelto di non rappresentare i nostri interessi nazionali in materia di lavoro nell’ambito istituzionale (e politico) europeo facendo scadere i termini per la presentazione della domanda di candidatura per ospitare l’Agenzia Europea del Lavoro. Non candidando, così, Milano come sede dell’Agenzia nonostante avesse ottime chance di successo. Quali Paesi si sono candidati? Bulgaria, Cipro, Lettonia, Slovacchia con la città di Sofia data per favorita.

Tutti Paesi non toccati dal fenomeno in questione ma interessati ad ospitare una Agenzia che, a regime (nel 2023), occuperà 144 persone. Tutta colpa dell’Europa?